Indicatore di tempestività dei pagamenti fino a dicembre 2017
Indicatore di tempestività dei pagamenti relativo all’acquisto di beni, servizi e forniture – da gennaio 2015 a dicembre 2017
Con circolare n. 3 prot. n. 2565 del 14 gennaio 2015 il MEF – Ragioneria Generale dello Stato ha fornito alle amministrazioni centrali dello Stato indicazioni sulle modalità di pubblicazione, a partire dal 2015, dei dati relativi alle entrate e alla spesa del bilancio dello Stato e di quelli relativi all’indicatore di tempestività dei pagamenti secondo quanto previsto dal D.P.C.M. del 22 settembre 2014: “Definizione degli schemi e delle modalità per la pubblicazione su internet dei dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi dell’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni“.
L’indicatore di tempestività dei pagamenti è definito in termini di ritardo medio di pagamento ponderato in base all’importo delle fatture.
I diversi tempi di attesa dell’emissione dei mandati di pagamento possono essere imputati ai seguenti fattori:
- ritardato invio delle fatture da parte degli stessi creditori: la fattura ha effetto dal momento in cui ne viene a conoscenza il destinatario
- ritardata acquisizione della documentazione indispensabile, a corredo della fattura: DURC, tracciabilità, coordinate bancarie… (prodotta dal fornitore)
- necessità di effettuare il collaudo dei beni, strumenti, attrezzature e redigere il relativo verbale.
Il calcolo dell’indice di tempestività va eseguito inserendo:
al numeratore – la somma dell’importo di ciascuna fattura pagata nel periodo di riferimento moltiplicato per i giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura stessa e la data di pagamento ai fornitori;
al denominatore – la somma degli importi di tutte le fatture pagate nel periodo di riferimento. Il risultato di tale operazione determinerà l’unità di misura che sarà rappresentata da un numero che corrisponde a giorni.
Tale numero, sarà preceduto rispettivamente: da un segno – (meno), in caso di pagamento avvenuti mediamente in anticipo rispetto alla scadenza delle fatture;
da un segno + (più), in caso di pagamento avvenuto mediamente in ritardo rispetto alla data di scadenza delle fatture.
Di seguito la tabella relativa ad ogni periodo di riferimento: