Agli studenti
Ai genitori
Ai docenti
In giornate come quelle che stiamo affrontando e vivendo, cariche di odio, di incomunicabilità, di violenza, sono fermamente convinta che la scuola non possa tacere. I nostri alunni, dai più piccoli ai più grandi, sono gli uomini di domani e già subito, da oggi, possono modificare con forza, attraverso i loro pensieri e il loro comportamento, la porzione di mondo che occupano. Il nostro ruolo, il ruolo degli adulti che si occupano di educazione e formazione, prima ancora che di insegnamento “tecnico”, è quello di aiutarli a crescere, a ragionare, a discernere ideali e realtà.
Nella scuola che dirigo da più di un anno mi sono sforzata di sostenere principi di rispetto, legalità e tolleranza. Sono fortemente convinta che ogni progetto, ogni singolo momento della vita scolastica debbano essere orientati a far cogliere ai nostri studenti la diversità come ricchezza, come completezza, come apertura.
In questo momento chiedo pertanto ai docenti di affrontare in classe con gli studenti, qualunque età essi abbiano, perché a qualunque età si è in grado di comprendere i grandi temi della vita, utilizzando di conseguenza i registri più adatti e facendo leva sulla propria sensibilità di educatori attenti e aperti, le problematiche relative al rispetto degli altri, alla tolleranza, al raggiungimento dei propri obiettivi attraverso azioni legali e lecite, all’errato uso di violenza indiscriminata.
Chiedo inoltre ai docenti di leggere queste mie righe in classe agli studenti, di modo che possano sentire il mio sentito incoraggiamento a vivere la propria vita e a raggiungere i propri obiettivi, sempre, però, evitando atteggiamenti violenti e irrispettosi.
La Dirigente Scolastica Maria Elena Tarantino